giovedì 25 agosto 2011

Recensione: Daimones - Ex Tenebris

TITOLO: Daimones - Ex Tenebris
TESTI,DISEGNI, LETTERING: Dany&Dany
PAGINE: 96
EDIZIONI: Edizioni BD, Ottobre 2010



SIGNIFICATO DEL TERMINE

Daimon (Daimones al plurale) deriva dal verbo "daio" (dividere o separare) e dal nome "daϊmon" (il conoscibile).
In pricipo questa parola greca si riferiva ad ogni essere che comunicava con i mortali, benchè esso fosse immortale, ma successivamente si riferì agli dei minori che popolavano il mondo.
Verso la fine dell'era ellenica però il ruolo dei daimones fù di tutelatori o guardiani dei mortali.

CHE COSA SONO I VAMPIRI ED IL DAIMON IN QUEST'OPERA

Secondo le due autrici Daniela Orrù e Daniela Serri (in arte Dany&Dany) il Daimones è quello che molti chiamerebbero, attraverso la cultura popolare, Dampir (metà umano e metà vampiro) ma ciò non è esatto.
Il Daimon delle Dany&Dany è un ibrido umano-vampiro nato da un macabro esperimento alchemico-genetico (infatti il simbolo di questa setta, comandata da una vampira psicotica di nome Iulia, è il simbolo dell'infinito[∞] spesso usato nell'alchemia e  nelle scienze), facendo bere del sangue di vampiro a delle donne gravide si modificano i geni del feto mutandolo col dna vampirico.
Quindi i Daimones sono creature mutanti forti e longeve come i vampiri ma diurni e scaltre come gli umani... dei perfetti predatori per entrambe le razze...

I VAMPIRI DELLE Dany&Dany

Nell'universo di queste autrici, i vampiri non sono esseri maledetti da Dio e lasciati come parassiti nel mondo destinandoli a vivere a spese altrui, bensì una razza evoluta parallela agli umani che vive cibandosi di sangue come fanno i pipistrelli africani... in poche parole le leggende sui vampiri... sono leggende... niente morsi che trasformano, un vampiro partorisce vampiri... niente maledizioni o magia da nosferatu... pura scienza vampirica...

PARLIAMO DELLA TRAMA DELL'OPERA

La storia è ambientata a metà del XIX secolo ed ha come protagonista il giovane Aidan che si rivela essere l'ultimo dei daimones (visto che l'intera "coltura" è stata sterminata dai vampiri) ed a causa di questa sua natura si trova costretto a lasciare la madre Iulia (la vampira millenaria psicotica sopracitata) per andare a vivere nella casa dei Blanchard in Francia.
La famiglia l'accoglie con estrema diffidenza mentre gli abitanti della cittadina non lo vedono di buon occhio, solo Rose, la figlia malata dei blanchard, si dimostra gentile e amorevole.
La situazione peggiora quando i poteri vampirici del mutante si manifestano, arrivando a rifiutare il cibo (persino l'ostia consacrata della comunione che rigetta quasi subito e che tutti vedono come atto blasfemo) eed udendo i pensieri dei mortali.
Ma la sete si fà sempre più forte ed il giovaane annota sul suo diario tutte le suoi cambiamenti ed emozioni in una lingua prebabilonica in modo che se un umano non possa smascherarlo.
Ma una notte Rose scopre Aidan appena rincasato macchiato di sangue umano....

PARERI PERSOALI

Io vi consiglio caldamente questo titolo e con esso tutta la serie...Lemnisca, Damones n°0 ed il prossimo ad uscire Daimones-Prima Lux.

I 5 PUNTI SUL PERCHè COMPRARE DAIMONES-EX TENEBRIS
  1. GLOBAL MANGA: l'albo fà parte del genere global manga, cioè il manga scritto, disegnato, pubblicato, prodotto, confezionato, imballato, scartato, variegato al cioccolato e mangiato da EUROPEI, in questo caso da due stupefacienti ITALIANE (nonchè sarde!!!)
  2. OTTICA ORIGINALE DEL VAMPIRO: il vampiro in questa serie non è un ex umano ultra forte con poteri magici dovuti ad una maledizione divina, una paranoia per le croci eduna allergia alimentare all'aglio...è un essere a parte, simile in tutto e per tutto agli umani ma con una longevità ed un fisico migliore. Si CIBANO di sangue, non ne hanno bisogno per mantenersi in forze sennò tornano cadaveri ed i loro morso non trasforma.
  3. LA TRAMA: benche senza azione alla Die Hard quest'opera riesce a soddisfare usando un intreccio comppatto e senza alcuna lacuna.
  4. TAVOLE: la struttura dinamica ed evasiva della tavola incornicia perfettamente i dialoghi, rendendo la lettura molto semplificata
  5. QUESTIONE PERSONALE: Le Dany le conosco di persona e sono state mie insegnanti alla scuola di fumetto... Quindi che state aspettando? Alzate il sederino dal PC e andate in fumetteria a prendere Daimones - Ex Tenebris
I 5 PUNTI SUL PERCHè NON COMPRARE DAIMONES - EX TENEBRIS

ehm...non saprei... se ne trovate qualcuno fatemi un fischio...
     

    venerdì 5 agosto 2011

    Lilith: Analisi delle opere

    Lilith è un personaggio facile da ritrovare nelle credenze popolari di molti paesi, appare inizialmente nella religione mesopotamica come demone femminile ( Lil-itu  "signora dell'aria")  incarnazione della lascivia.
    Secondo la Cabala ebraica  Lilith è la prima moglie di Adamo, prima donna creata da dio, precedente ad Eva. Ed è questa che più viene rappresentata nella pittura.

    La storia narra che Lilith come donna si giudicava al pari dell’uomo e non voleva giacere sotto di Adamo. Adamo al contrario disse che l’uomo è fatto per stare sopra e la donna è adatta solamente per stare sotto. Non volendosi sottomettere, Lilith, infuriata nominò a voce alta il nome di dio e volò via dal paradiso di sua spontanea volontà.  Lilith arrivò al Mar Rosso e si accoppio con i demoni che vi abitavano, rifiutò di tornare da Adamo è divenne una persecutrice di neonati in quanto detestava tutta la discendenza di Eva che altro non era che una sostituta. Lilith succhiava l'energia vitale (il seme) da chiunque si congiungesse carnalmente con lei e anche la sua progenie, le Lilin, succhiavano il sangue dei bambini prosciugandoli della loro linfa vitale.
    Da questo molti identificano Lilith come il modello del vampiro. 

    Qualcuno la vede come il capovolgimento della madonna; la madonna che schiaccia il serpente, che è al di sopra del peccato, lo domina; Lilith che ne è attratta, ne viene avvolta e lo impersoni fica, questo viene rappresentato con la massima efficacia dall’opera pittorica di John Collier. "Lilith"

    L’opera è del 1892 e ritrae Lilith come una donna dalle forme sinuose che con serenità è avvolta da un serpente simbolo del male (c’è chi vorrebbe la stessa Lilith, trasformata in serpente, ad aver attratto l’odiata Eva a cogliere il frutto della conoscenza).

    Il britannico John Collier era membro (ma non il più rappresentativo) della Confraternita dei Preraffaelliti. Chi erano i Preraffaelliti?  Sono stati una corrente artistica (poesia, pittura) esclusivamente della Gran Bretagna nata nel 1848 (età vittoriana) all’interno del simbolismo. Questi artisti riscoprono i sentimenti, l’emotività della pittura opponendosi all’arte accademica. I loro temi si ispirano a Shakespeare, ai temi sociali inglesi  e, oltre altri minori (il paesaggio viene toccato pochissimo benché sia un elemento importante e curato in tutte le loro opere), Biblici. Lilith viene riscoperta da questi artisti dato che un altro esempio ci viene dato da uno dei fondatori della Confraternita. Dante Gabriel Rossetti

    "Lady Lilith"
    Rossetti  dipinse l’opera nel 1868 dopo la morte della moglie che mutò considerevolmente il suo modo di rappresentare la donna. L’amante di quel periodo (e modella)  venne infatti rappresentata nelle sue opere come l’incarnazione dell’erotismo. In questo caso, Lilith, non è più rappresentata con occhio biblico ma come una donne del tempo, contemplando la propria bellezza, che è conscia del potere che ha sull’uomo e  provocatrice col collo scoperto dai lunghi capelli sciolti. È circondata da un ambiente ambiguo, rose bianche- simbolo della sterilità- un papavero- simbolo della morte. La composizione però rappresenta alla perfezione il ritorno alle figure e agli elementi prerinascimentali cari alla Confraternita.


    E’ da far notare anche l’opera di Herbert James Draper , un pittore che non faceva parte della Confraternita dei Preraffaelliti ma ne venne influenzato nelle figure femminili e nei temi. L’opera che propongo è “Lamia”.

    Lamia secondo il mito greco era la regina della Libia che rubò il cuore a Zeus, Era per vendicarsi uccise i figli che ebbero i due amanti. Lamia furiosa e straziata dal dolore  inizio a succhiare il sangue dai bambini delle altre madri. Questo comportamento la mutò in un essere orribile capace però di trasformarsi e apparire attraente agli occhi degli uomini per sedurli e berne il sangue.  Non poche sono quindi le analogie con la nostra Lilith (Demone/Vampiro), e nell’opera di Draper sono rafforzate da un, seppur piccolo, serpente che striscia sereno sul braccio di Lamia e quello che può sembrare un papavero nella sua mano.

    Detto questo, le due rappresentazioni di Lilith che ho mostrato sono molto differenti, la mia preferenza va all’opera di John Collier con quell’atmosfera intrisa del maligno e una Lilith con il viso angelico e malizioso.

    Sarebbe costruttivo che condivideste il vostro parere e giudizio.

                                                                                              La China di Etienne De La Fountain