venerdì 5 agosto 2011

Lilith: Analisi delle opere

Lilith è un personaggio facile da ritrovare nelle credenze popolari di molti paesi, appare inizialmente nella religione mesopotamica come demone femminile ( Lil-itu  "signora dell'aria")  incarnazione della lascivia.
Secondo la Cabala ebraica  Lilith è la prima moglie di Adamo, prima donna creata da dio, precedente ad Eva. Ed è questa che più viene rappresentata nella pittura.

La storia narra che Lilith come donna si giudicava al pari dell’uomo e non voleva giacere sotto di Adamo. Adamo al contrario disse che l’uomo è fatto per stare sopra e la donna è adatta solamente per stare sotto. Non volendosi sottomettere, Lilith, infuriata nominò a voce alta il nome di dio e volò via dal paradiso di sua spontanea volontà.  Lilith arrivò al Mar Rosso e si accoppio con i demoni che vi abitavano, rifiutò di tornare da Adamo è divenne una persecutrice di neonati in quanto detestava tutta la discendenza di Eva che altro non era che una sostituta. Lilith succhiava l'energia vitale (il seme) da chiunque si congiungesse carnalmente con lei e anche la sua progenie, le Lilin, succhiavano il sangue dei bambini prosciugandoli della loro linfa vitale.
Da questo molti identificano Lilith come il modello del vampiro. 

Qualcuno la vede come il capovolgimento della madonna; la madonna che schiaccia il serpente, che è al di sopra del peccato, lo domina; Lilith che ne è attratta, ne viene avvolta e lo impersoni fica, questo viene rappresentato con la massima efficacia dall’opera pittorica di John Collier. "Lilith"

L’opera è del 1892 e ritrae Lilith come una donna dalle forme sinuose che con serenità è avvolta da un serpente simbolo del male (c’è chi vorrebbe la stessa Lilith, trasformata in serpente, ad aver attratto l’odiata Eva a cogliere il frutto della conoscenza).

Il britannico John Collier era membro (ma non il più rappresentativo) della Confraternita dei Preraffaelliti. Chi erano i Preraffaelliti?  Sono stati una corrente artistica (poesia, pittura) esclusivamente della Gran Bretagna nata nel 1848 (età vittoriana) all’interno del simbolismo. Questi artisti riscoprono i sentimenti, l’emotività della pittura opponendosi all’arte accademica. I loro temi si ispirano a Shakespeare, ai temi sociali inglesi  e, oltre altri minori (il paesaggio viene toccato pochissimo benché sia un elemento importante e curato in tutte le loro opere), Biblici. Lilith viene riscoperta da questi artisti dato che un altro esempio ci viene dato da uno dei fondatori della Confraternita. Dante Gabriel Rossetti

"Lady Lilith"
Rossetti  dipinse l’opera nel 1868 dopo la morte della moglie che mutò considerevolmente il suo modo di rappresentare la donna. L’amante di quel periodo (e modella)  venne infatti rappresentata nelle sue opere come l’incarnazione dell’erotismo. In questo caso, Lilith, non è più rappresentata con occhio biblico ma come una donne del tempo, contemplando la propria bellezza, che è conscia del potere che ha sull’uomo e  provocatrice col collo scoperto dai lunghi capelli sciolti. È circondata da un ambiente ambiguo, rose bianche- simbolo della sterilità- un papavero- simbolo della morte. La composizione però rappresenta alla perfezione il ritorno alle figure e agli elementi prerinascimentali cari alla Confraternita.


E’ da far notare anche l’opera di Herbert James Draper , un pittore che non faceva parte della Confraternita dei Preraffaelliti ma ne venne influenzato nelle figure femminili e nei temi. L’opera che propongo è “Lamia”.

Lamia secondo il mito greco era la regina della Libia che rubò il cuore a Zeus, Era per vendicarsi uccise i figli che ebbero i due amanti. Lamia furiosa e straziata dal dolore  inizio a succhiare il sangue dai bambini delle altre madri. Questo comportamento la mutò in un essere orribile capace però di trasformarsi e apparire attraente agli occhi degli uomini per sedurli e berne il sangue.  Non poche sono quindi le analogie con la nostra Lilith (Demone/Vampiro), e nell’opera di Draper sono rafforzate da un, seppur piccolo, serpente che striscia sereno sul braccio di Lamia e quello che può sembrare un papavero nella sua mano.

Detto questo, le due rappresentazioni di Lilith che ho mostrato sono molto differenti, la mia preferenza va all’opera di John Collier con quell’atmosfera intrisa del maligno e una Lilith con il viso angelico e malizioso.

Sarebbe costruttivo che condivideste il vostro parere e giudizio.

                                                                                          La China di Etienne De La Fountain

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