mercoledì 5 ottobre 2011

Bianca o Nera?


Le vedete le due vignette qua sopra? Si, bene.Il progetto Occhi Cremisi pian piano si avvia alla conclusione. In questa particolare occasione serve il vostro aiuto.
I dubbi mi attanagliano e un sincero parere potrà aiutarmi a dissipare il problema.
Stessa vignetta, due espressioni differenti. Quale delle due vi da più suggestione, l'espressione di un luogo ignoto pronto a scoprirti un mistero inquietante?

La piena conclusione di Occhi Cremisi dipende anche da voi.
Grazie
                                                                                                

                                                                                                            La China



giovedì 25 agosto 2011

Recensione: Daimones - Ex Tenebris

TITOLO: Daimones - Ex Tenebris
TESTI,DISEGNI, LETTERING: Dany&Dany
PAGINE: 96
EDIZIONI: Edizioni BD, Ottobre 2010



SIGNIFICATO DEL TERMINE

Daimon (Daimones al plurale) deriva dal verbo "daio" (dividere o separare) e dal nome "daϊmon" (il conoscibile).
In pricipo questa parola greca si riferiva ad ogni essere che comunicava con i mortali, benchè esso fosse immortale, ma successivamente si riferì agli dei minori che popolavano il mondo.
Verso la fine dell'era ellenica però il ruolo dei daimones fù di tutelatori o guardiani dei mortali.

CHE COSA SONO I VAMPIRI ED IL DAIMON IN QUEST'OPERA

Secondo le due autrici Daniela Orrù e Daniela Serri (in arte Dany&Dany) il Daimones è quello che molti chiamerebbero, attraverso la cultura popolare, Dampir (metà umano e metà vampiro) ma ciò non è esatto.
Il Daimon delle Dany&Dany è un ibrido umano-vampiro nato da un macabro esperimento alchemico-genetico (infatti il simbolo di questa setta, comandata da una vampira psicotica di nome Iulia, è il simbolo dell'infinito[∞] spesso usato nell'alchemia e  nelle scienze), facendo bere del sangue di vampiro a delle donne gravide si modificano i geni del feto mutandolo col dna vampirico.
Quindi i Daimones sono creature mutanti forti e longeve come i vampiri ma diurni e scaltre come gli umani... dei perfetti predatori per entrambe le razze...

I VAMPIRI DELLE Dany&Dany

Nell'universo di queste autrici, i vampiri non sono esseri maledetti da Dio e lasciati come parassiti nel mondo destinandoli a vivere a spese altrui, bensì una razza evoluta parallela agli umani che vive cibandosi di sangue come fanno i pipistrelli africani... in poche parole le leggende sui vampiri... sono leggende... niente morsi che trasformano, un vampiro partorisce vampiri... niente maledizioni o magia da nosferatu... pura scienza vampirica...

PARLIAMO DELLA TRAMA DELL'OPERA

La storia è ambientata a metà del XIX secolo ed ha come protagonista il giovane Aidan che si rivela essere l'ultimo dei daimones (visto che l'intera "coltura" è stata sterminata dai vampiri) ed a causa di questa sua natura si trova costretto a lasciare la madre Iulia (la vampira millenaria psicotica sopracitata) per andare a vivere nella casa dei Blanchard in Francia.
La famiglia l'accoglie con estrema diffidenza mentre gli abitanti della cittadina non lo vedono di buon occhio, solo Rose, la figlia malata dei blanchard, si dimostra gentile e amorevole.
La situazione peggiora quando i poteri vampirici del mutante si manifestano, arrivando a rifiutare il cibo (persino l'ostia consacrata della comunione che rigetta quasi subito e che tutti vedono come atto blasfemo) eed udendo i pensieri dei mortali.
Ma la sete si fà sempre più forte ed il giovaane annota sul suo diario tutte le suoi cambiamenti ed emozioni in una lingua prebabilonica in modo che se un umano non possa smascherarlo.
Ma una notte Rose scopre Aidan appena rincasato macchiato di sangue umano....

PARERI PERSOALI

Io vi consiglio caldamente questo titolo e con esso tutta la serie...Lemnisca, Damones n°0 ed il prossimo ad uscire Daimones-Prima Lux.

I 5 PUNTI SUL PERCHè COMPRARE DAIMONES-EX TENEBRIS
  1. GLOBAL MANGA: l'albo fà parte del genere global manga, cioè il manga scritto, disegnato, pubblicato, prodotto, confezionato, imballato, scartato, variegato al cioccolato e mangiato da EUROPEI, in questo caso da due stupefacienti ITALIANE (nonchè sarde!!!)
  2. OTTICA ORIGINALE DEL VAMPIRO: il vampiro in questa serie non è un ex umano ultra forte con poteri magici dovuti ad una maledizione divina, una paranoia per le croci eduna allergia alimentare all'aglio...è un essere a parte, simile in tutto e per tutto agli umani ma con una longevità ed un fisico migliore. Si CIBANO di sangue, non ne hanno bisogno per mantenersi in forze sennò tornano cadaveri ed i loro morso non trasforma.
  3. LA TRAMA: benche senza azione alla Die Hard quest'opera riesce a soddisfare usando un intreccio comppatto e senza alcuna lacuna.
  4. TAVOLE: la struttura dinamica ed evasiva della tavola incornicia perfettamente i dialoghi, rendendo la lettura molto semplificata
  5. QUESTIONE PERSONALE: Le Dany le conosco di persona e sono state mie insegnanti alla scuola di fumetto... Quindi che state aspettando? Alzate il sederino dal PC e andate in fumetteria a prendere Daimones - Ex Tenebris
I 5 PUNTI SUL PERCHè NON COMPRARE DAIMONES - EX TENEBRIS

ehm...non saprei... se ne trovate qualcuno fatemi un fischio...
     

    venerdì 5 agosto 2011

    Lilith: Analisi delle opere

    Lilith è un personaggio facile da ritrovare nelle credenze popolari di molti paesi, appare inizialmente nella religione mesopotamica come demone femminile ( Lil-itu  "signora dell'aria")  incarnazione della lascivia.
    Secondo la Cabala ebraica  Lilith è la prima moglie di Adamo, prima donna creata da dio, precedente ad Eva. Ed è questa che più viene rappresentata nella pittura.

    La storia narra che Lilith come donna si giudicava al pari dell’uomo e non voleva giacere sotto di Adamo. Adamo al contrario disse che l’uomo è fatto per stare sopra e la donna è adatta solamente per stare sotto. Non volendosi sottomettere, Lilith, infuriata nominò a voce alta il nome di dio e volò via dal paradiso di sua spontanea volontà.  Lilith arrivò al Mar Rosso e si accoppio con i demoni che vi abitavano, rifiutò di tornare da Adamo è divenne una persecutrice di neonati in quanto detestava tutta la discendenza di Eva che altro non era che una sostituta. Lilith succhiava l'energia vitale (il seme) da chiunque si congiungesse carnalmente con lei e anche la sua progenie, le Lilin, succhiavano il sangue dei bambini prosciugandoli della loro linfa vitale.
    Da questo molti identificano Lilith come il modello del vampiro. 

    Qualcuno la vede come il capovolgimento della madonna; la madonna che schiaccia il serpente, che è al di sopra del peccato, lo domina; Lilith che ne è attratta, ne viene avvolta e lo impersoni fica, questo viene rappresentato con la massima efficacia dall’opera pittorica di John Collier. "Lilith"

    L’opera è del 1892 e ritrae Lilith come una donna dalle forme sinuose che con serenità è avvolta da un serpente simbolo del male (c’è chi vorrebbe la stessa Lilith, trasformata in serpente, ad aver attratto l’odiata Eva a cogliere il frutto della conoscenza).

    Il britannico John Collier era membro (ma non il più rappresentativo) della Confraternita dei Preraffaelliti. Chi erano i Preraffaelliti?  Sono stati una corrente artistica (poesia, pittura) esclusivamente della Gran Bretagna nata nel 1848 (età vittoriana) all’interno del simbolismo. Questi artisti riscoprono i sentimenti, l’emotività della pittura opponendosi all’arte accademica. I loro temi si ispirano a Shakespeare, ai temi sociali inglesi  e, oltre altri minori (il paesaggio viene toccato pochissimo benché sia un elemento importante e curato in tutte le loro opere), Biblici. Lilith viene riscoperta da questi artisti dato che un altro esempio ci viene dato da uno dei fondatori della Confraternita. Dante Gabriel Rossetti

    "Lady Lilith"
    Rossetti  dipinse l’opera nel 1868 dopo la morte della moglie che mutò considerevolmente il suo modo di rappresentare la donna. L’amante di quel periodo (e modella)  venne infatti rappresentata nelle sue opere come l’incarnazione dell’erotismo. In questo caso, Lilith, non è più rappresentata con occhio biblico ma come una donne del tempo, contemplando la propria bellezza, che è conscia del potere che ha sull’uomo e  provocatrice col collo scoperto dai lunghi capelli sciolti. È circondata da un ambiente ambiguo, rose bianche- simbolo della sterilità- un papavero- simbolo della morte. La composizione però rappresenta alla perfezione il ritorno alle figure e agli elementi prerinascimentali cari alla Confraternita.


    E’ da far notare anche l’opera di Herbert James Draper , un pittore che non faceva parte della Confraternita dei Preraffaelliti ma ne venne influenzato nelle figure femminili e nei temi. L’opera che propongo è “Lamia”.

    Lamia secondo il mito greco era la regina della Libia che rubò il cuore a Zeus, Era per vendicarsi uccise i figli che ebbero i due amanti. Lamia furiosa e straziata dal dolore  inizio a succhiare il sangue dai bambini delle altre madri. Questo comportamento la mutò in un essere orribile capace però di trasformarsi e apparire attraente agli occhi degli uomini per sedurli e berne il sangue.  Non poche sono quindi le analogie con la nostra Lilith (Demone/Vampiro), e nell’opera di Draper sono rafforzate da un, seppur piccolo, serpente che striscia sereno sul braccio di Lamia e quello che può sembrare un papavero nella sua mano.

    Detto questo, le due rappresentazioni di Lilith che ho mostrato sono molto differenti, la mia preferenza va all’opera di John Collier con quell’atmosfera intrisa del maligno e una Lilith con il viso angelico e malizioso.

    Sarebbe costruttivo che condivideste il vostro parere e giudizio.

                                                                                              La China di Etienne De La Fountain

    venerdì 29 luglio 2011

    I Vampiri: Prove dell'Esistenza

    "Ogni Legge scientifica è il relitto di un sogno mitologico"
    (Friedrich Nietzsche)

    Per quanto assurda possa sembrare, le leggende dei vampiri affondano le loro origini nelle agghiacianti e tetre verità, tra cupi incontri con la morte ed inquietanti coincidenze casuali.

    Per la gente del XVII secolo non vi era dubbio sulla reale esistenza dei vampiri, sopratutto in una europa superstiziosa densa dei fumi dell'inquisizione e della caccia alle streghe dove religiosi, giudici, ufficiali dell'esercito e persino dottori stilavano relazioni su indagini riguardanti queste creature.

    Ma il vampiro del folklore non è un carismatico ed avvenente signore della notte, bensì un familiare, un amico o un vicino di casa tornato dall'oltretomba per portare la morte. Infatti la colpa di ogni epidemia sconosciuta, che colpiva una determinata zona della città o un determinato villaggio, era di un vampiro.

    Come nei racconti dell'orrore, chi viene morso da un vampiro lo diventa egli stesso ma nel folklore il vampiro succhia il sangue (o la linfa vitale) non mordendo sul collo bensì nella regione toracica appena sopra il cuore. Vi sono però altri modi per diventarlo, infatti il vampiro delle leggende è più una specie di fantasma piuttosto che una vera e propria presenza in carne e ossa. Pertanto tutti coloro che muoiono di morte violenta o sotto un peccato di immense proporzioni sono candidati ideali per diventare "nosferatu" ovvero non-morti.

    Ma che prove avevano degli uomini di scenza, letterati e filosofi per credere nell' esistenza dei vampiri?

     L'indagine portava spesso a trovare il cosidetto "vampiro originale" che andava eliminato prima dei vampirizzati. ma quando si apriva la bara lo spettacolo era macabro e terrificante.

    1. Il corpo spesso non era in evidente stato di decoposizione anche dopo numerosi mesi dal decesso
    2. Le unghie delle mani e dei piedi si staccavano per fare spazio a quelle nuove
    3. Dalla bocca e da varie parti del corpo uscivano rivoli di sangue fresco
    4. Una volta conficcato il palettto di frassino nel cuore usciva un rivolo di sangue dalla ferita e un rantolo dalla bocca
    Ovviamente anche i "figli" del vampiro originale teneva gli stessi sintomi.
    Ora che abbiamo tutti i dati possiamo procedere a fare i calcoli...

    Arriva un'epidemia nel villaggio, qualcuno dice di aver visto mio zio camminare in giro per il villaggio... ehi... ma mio zio è morto da circa sei mesi...
    Iniziano piano piano a morire i nostri parenti di una mallattia spesso febbricitante...
    Ecco lo sapevo, ho un vampiro in famiglia e, sfortuna vuole, non sia io...
    DADADADADADADADADA batZman DADADADADADADADADADA sbam PAM etc etc

    Arriva l'ufficiale governativo e, dall'alto della sua esperienza, capisce che è un semplice caso di vampirismo.
    Dopo aver disotterrato il corpo del povero zio Ignazio notano i punti sopraindicati.

    E dopo questo piccolo escursus umoristico spieghiamo perchè zio Ignazio non è un vampiro ma solo un morto.
    1. Sotto terra la presione ed il fatto dentro una cassa l'aria non scorre fa sì che la decomposizione avviene più lentamente e dopo sei mesi il corpo sembra ancora intatto
    2. Dopo la morte il corpo continua a far crescere unghie e capelli per ancora diverso tempoma non essendoci più la presa di molte cellule capita che alcuni pezzi pesanti come le unghie si staccano
    3. Consideriamo il fatto che i morti erano tutti affetti fa malattie febbricitanti quindi con pressioni sanguigne elevate, abbiamo un cedimento dei tessuti dovuti alla morte, una decomposizione rallentata ed una temperatura bassa. da bozzi pori e ferite è normale che del siero esca non essendoci più il fattore rigenerante.
    4. Il paletto viene appoggiato sul cuore e poi conficcato con un martello, magari con un colpo secco, la propagazione del colpo comprime la cassa toracica  e fa uscire un rimasuglio d'aria intrappolato nei polmoni facentolo passare dalla gola e le corde vocali facendolo sembrarfe un rantolo

    Spero di non avervi annoiato con questo noioso articolo ma di avervi aperto una nuova chiave di lettura del mondo.

    Se non avete idea su cosa postare, rispondete ai quesiti o fatene uno voi. 

    Quesiti
    • C'è la possibilità, secondo voi, che anche altre creature rese mostruose dall'immaginario collettivo esistano davvero o che siano una erronea visione del mondo?
    •  Al giorno d'oggi s'è persa la consapevolezza che il vampiro in realtà è un "morto che cammina" e che quindi un tempo era umano. Secondo voi, la paura di una creatura dotata della nostra stessa intelligenza ma impossibile da battere, perchè più forte o con poteri magici superiori, hanno peso nella figura del vampiro?
    • Secondo voi la lettura scientifica del mondo e delle credenze lascia spazio alla fede o la distrugge rendendola certezza, quindi togliendo la misticità a ciò che noi non capiamo. cercando la risposta più conveniente e, a volte,sbagliata?

    Osculum Sanguinis
    Penna

    martedì 26 luglio 2011

    I Vampiri: Introduzione

    « Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto.»
    (H.P. Lovecraft, Supernatural Horror in Literature)


    La paura non è un sentimento facile da far provare ad una persona, anzi è forse uno dei più complessi perchè ha bisogno dell'eliminazione del fattore "ragione" dalle opzioni del nostro cervello.

    Nel cinema le luci,i suoni e le musiche aiutano ad accrescere la tensione comprimendo lo spettatore in una situazione interiore di oppressione, ma nella letteratura la cosa è più difficile.

    Edgar Allan Poe, ad esempio, nei suoi racconti dell'orrore promuove una visione nera e cupa richiamando incarnazioni della paura (si veda "il corvo") oppure attraverso le tenebre della mente umana (si veda "il cuore rivelatore"), ma il vero genio dell'orrore è nato in una piccola cittadina del Rhode Island chiamata Providence.

    Eh si... Howard Philips Lovecraft è riuscito ad intrecciare la fantascienza con l'horror facendo diventare delle creature aliene, talmente orrende da non poter essere descritte, le divinità macabre delle ere preistoriche anticipando di settant'anni le più innovative teorie ufologiche e di criptozoologia.

    Ma cosa fà davvero paura all'uomo?

    Come diceva H.P. Lovecraft la paura più grande che proviamo è quella verso ciò che non conosciamo e cosa c'è di più ignoto della morte?
    Infatti da sempre l'uomo crea storie incredibili e sublimi, come ad esempio il mito di Titone, amante della dea Aurora che gli donò l'immortalità ma si dimenticò dell'eterna giovinazza, così il povero ragazzo è costretto ad invecchiare senza poter mai morire, ma anche di storiie inquietanti come quella dei vampiri.

    Nella tradizione popolare dell'Europa i vampiri non sono i principi delle tenebre che vediamo nei film ma bensì dei fantasmi simili a cadaveri putrescenti che volavano fuori dalla loro tomba tormentando i loro cari ancora in vita portando loro malattie e disgrazie.

    Queste a noi possono sembrare pure superstizioni eppure, per la gente del diciasettesimo secolo, l'esistenza dei vampiri era senza alcun dubbio reale.
    continua...


    Quesiti
    • Qual'è la vostra paura più grande?
    • Per voi i vampiri sono una personificazione delle paure più inconsce dell'uomo o una moda del momento?
    • Secondo voi ci sono ancora persone che credono fermamente nell'esistenza dei vampiri?
    Se non avete idea su cosa postare, rispondete ai quesiti o fatene uno voi.

    Osculum Sanguinis